Area Riservata

Questa è una pagina che metto a disposizione per quei visitatori che desiderano fare domande, e forse, per ricevere anche una risposta a temi sulla vita, sulle religioni, e se esiste una vita dopo questa. Cercherò di escludere domande di carattere politico e sulle manifestazioni sportive, ma mi riservo la loro lettura prima di decidere. 

Non desidero essere coinvolto in prima persona in diatribe politiche o sportive e poi etichettato con un colore politico, o una maglia di squadra, solo per quello che dico in quei frangenti e non per quello che sono. La mia opinione è che la politica, e quindi il politico, svolga una funzione al servizio dello Stato. Lo Stato sono i cittadini.

Tutti i gli Italiani sono lo Stato Italia. Per quanto mi riguarda, lo sport è bello viverlo da sportivo per ammirare i gesti tecnici degli atleti in campo. Inoltre lo sport, sempre a mio avviso, è portatore di valori etici e morali,. Questa è la parte nobile dello sport. Non c’è il solo vincere a tutti i costi. C’è anche la gioia del partecipare, anche da spettatore, a un avvenimento nel quale gli atleti si sono lungamente preparati per esprimere le proprie capacità al massimo delle loro possibilità.

Lo spettatore, deve, secondo la mia opinione, riservare i propri applausi non solo al vincitore, ma anche a tutti gli altri partecipanti. Provate a immaginare questa scena: Partita di calcio Juventus contro Manchester United. Persa dalla Juventus per uno a due. Uscita degli atleti dal campo. L’allenatore della squadra avversaria: Mourinho, esce dal campo pesantemente fischiato e offeso.

Ecco che cosa avrei preferito io: “All’uscita dal campo della squadra avversaria, allenatore compreso, tutti gli spettatori, e ripeto tutti, si alzano in piedi. Applaudono i vincitori, in questo caso è la squadra avversaria, tributando loro la gloria che meritano tutti i vincitori delle manifestazioni sportive”.

Prima di scrivere una legge dello Stato, a mio avviso, deve esserci un pronunciamento filosofico o un’affermazione di principio. Individuato il problema che necessità di essere risolto con una Legge dello Stato, se ritenuto fattibile e utile, nonché doveroso, necessario, questo pronunciamento filosofico deve essere trasformato in Legge dello Stato.

In sintesi vi espongo il mio pensiero. Faccio un esempio: Nei centri urbani, per la disciplina del traffico, e per la sicurezza dei cittadini, sia pedoni sia utilizzatori di mezzi per gli spostamenti, è necessario che ci sia una legge che regoli le diverse tipologie di utilizzo da parte dei cittadini, degli spazi riservati alla viabilità. Questa è un’affermazione di principio filosofico, ma non è di carattere utopistico. Poi sarà compito della politica, attraverso le varie competenze dello Stato, delle Province, dei Comuni, emanare leggi, con diritti e doveri, responsabilità personali e collettive per renderla operativa.

Si devono individuare strumenti che aiutino a renderla esecutiva come codici stradali, cartelli o segnaletiche di varia natura. Poi elementi di controllo e di guida, come il corpo dei Vigili Urbani, telecamere, e così fino a salire alle forze dell’ordine, giudici e tribunali. Ma non basta. Se mettiamo da parte le emergenze, ogni Legge dello Stato deve comprendere la soluzione di un problema esistente ed estendersi nel tempo almeno fino al medio termine, cioè cinque o sei anni.

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